00 09/11/2008 16:59
pallavolo Serie B2 Maschile girone G
tratto da Sportfriends.it scritto da Angelo Mozzetta

Pallavolo Tivoli Guidonia - Lloyd Adriatico Spoleto 3-1
(17-25 / 25-17 / 25-22 / 25-19)

Pallavolo Tivoli Guidonia: Mazza P. 6, Palano 10, Cecchini 10, Valenti 6, Zurini 14, Spanò 1, Mazza A. (L), Dominizi, Santi 10, Formenti, Angeli, Pera 13 All.: Vergari
Muri: 18 Battute sbagliate: 8 Aces: 7
Lloyd Adriatico Spoleto: Duranti 1, Mancini 14, Antonucci 11, Ricciardi 7, Fiori (L), Vergoni 8, Servettini 10, Salibra, Agostini, Graziani 4, Trombettoni All.: Montazemi
Muri: 5 Battute sbagliate: 8 Aces: 4
Arbitri: Tomeo Valeria, Battisti Christian
Partita dalle forti emozioni al Comunale di Villanova, in cui i padroni di casa del Tivoli Guidonia battono il fanalino di coda Spoleto per tre set a uno, correndo più di qualche rischio. I tiburtini fanno propria l'intera posta più per maggior caratura tecnica e migliori alternative in panchina, che per il reale gioco espresso. Spoleto ha mostrato grande combattività ma molte lacune tecniche.
Dalle prime battute gli ospiti sembrano più motivati e difendono un piccolo ma costante vantaggio: Servettini a muro e Mancini costruiscono il 6-8 con cui si va al time out. Al rientro, il team ospite costruisce il vantaggio che gli permette di conquistare il set: la fotografia del Guidonia è da scegliere fra il non irresistibile ace di Mancini con la ricezione in bambola, e Zurini (oggi sotto i suoi standard) che spara fuori, concedendo il 7-12 agli avversari. Gli umbri non devono faticare molto a chiudere il set. Il mani e fuori di Ricciardi fa 14-20, e il Guidonia dà un mano a fare i punti che mancano: Mazza e Valenti sbagliano le rispettive battute, e così una fast di Cecchini, nettamente fuori, fissa il risultato sul 17-25.
Meritato il vantaggio degli uomini di Montazemi, che costruiscono le loro fortune iniziali lottando palla su palla e giocando con coraggio e motivazione. Su tutti il centro Servettini e Antonucci con 5 punti. Mister Vergari ha invece più di un grattacapo, dettato non tanto dal risultato quanto dall'inconsistenza del gioco dei suoi: distratti in ricezione, frettolosi e a volte testardi in attacco, disorganizzati a muro.
Nel secondo set l'incubo continua: alcuni scambi, che definire confusi è un eufemismo, portano Spoleto (ormai sulle ali dell'entusiasmo) sul 3-8. E' il momento della svolta: il Guidonia, finora in bambola, entra in partita e comincia a lottare punto su punto. Di certo non è la miglior prestazione della stagione, ma i gialloblù cominciano a tirar fuori i denti e, nel momento del bisogno, si caricano a vicenda: al time out si va sul 14-16 perchè Servettini, mai domo, risponde al bel muro di Valenti che aveva portato i padroni di casa sotto di una sola lunghezza. Ma è solo questione di tempo: Palano prima accorcia e poi pareggia con un ace, gentile dono della ricezione ospite, che ora comincia a regalare qualcosa. E' un turno di battuta più che felice per il numero tre: i muri di Pera e gli attacchi dello scatenato Santi gli consentono di rimanere in battuta fino al 22-17, quando ormai il set è andato. Chiude a muro Cecchini, appena rientrato, restituendo il 25-17 del primo set.
Il terzo set assegna un punto in classifica e la tensione si fa sentire per entrambe le compagini: emblematico è l'attacco di Mancini che, senza opposizione a muro, schiaccia sulla rete e regala il 7-7 ad un Giuidonia ancora una volta in svantaggio in avvio di set. Antonucci, con un attacco ed il successivo ace, riesce a conquistare un piccolo vantaggio, che tiene fino al doppio muro di Pera. La risposta di Mancini fa 15-15 ed è l'inizio di una lotta punto su punto in cui il muro del Guidonia, finora molto in ombra, fa la differenza: in totale nel set saranno due di Cecchini, tre di Pera e altri due di un inedito Zurini che, nonostante i troppi errori in attacco, non molla un centimetro e con umiltà si mette al servizio della squadra. L'ace del buon Valenti fissa il risultato sul 22-19 e su questo time-out sembra finita anche questa frazione, ma qualcuno non ha imparato la lezione e Vergoni fa addirittura 22 pari. La squadra forte viene fuori nei momenti determinanti e così Mazza, Palano e il muro di Cecchini chiudono il set sul 25-22, ma che rischio...
L'ultimo set parte all'insegna della contestazione, come spesso è accaduto nell'arco della partita, in particolare verso il primo arbitro Valeria Tomeo che, a parte qualche decisione troppo fiscale, tiene egregiamente in mano il match. Decisivo l'ingresso di Paolo Mazza (il migliore del set) che, con la sua esperienza e sagacia tattica, dà un grande contributo alle dinamiche di squadra dei locali. Set estremamente equilibrato fino al break di Vergoni, che fa 8-11: come sempre il Guidonia è sotto e allora si sveglia e raggiunge il 13 pari. La partita diventa un botta e risposta su cui cominciano a pesare gli errori dello Spoleto, un pò per la tensione, un pò per limiti tecnici (il libero Fiori impreciso in ricezione), un pò perchè probabilmente fiaccati dalle poche sostituzioni. Grande set (2muri, 1 ace, 2 punti) e grande partita (9 muri, 1 ace, 3 punti) di Settimio Pera. Il suo fortunoso ace, più che agevolato dal nastro, fa 23-18 e manda i titoli di coda di un match chiuso da un altro ace, stavolta di Valenti: 25-19.
I tre punti e la voglia di conquistarli sono le note migliori di un Guidonia che deve ancora lavorare sulla gestione emotiva del match e sull'organizzazione a muro, la buona ricezione di quasi tutti i suoi elementi e la gran combattività il punto di partenza della finora magra stagione dello Spoleto.
[Modificato da Redcarpet 10/11/2008 00:30]